Acconciature

Sto pensando a farmi crescere i capelli (poi, quando mi stufo, li faccio tagliare appena sotto la nuca e ricomincio: perdo poco tempo dalla parrucchiera, solo una volta l’anno).

Per un’attimo mi è passata davanti l’idea, mai sentita esprimere chiaramente, ma implicitamente sempre messa in pratica, di tenere i capelli corti (al massimo un caschetto appena sotto le orecchie) dopo una certa età: non ho ancora visto signore negli “anta” portare i capelli lunghi e sciolti, o raccolti in una coda (“non sono mica una ragazzina!”).

Ho subito pensato “chissenefrega, mi tengo i capelli come mi piacciono, l’età non c’entra nulla”.

Poi mi sono tornate in mente le bisnonne di quand’ero piccola, donne nate all’inizio del 1900, che da vecchie erano sempre vestite di nero o di scuro, con abiti abbastanza informi e i capelli grigi o bianchi raccolti in una crocchia sulla nuca, tipicamente tenuta insieme dalle “forcine”, la cui parte curva faceva capolino lungo la circonferenza dello chignon. Se non ricordo male in alcuni casi si trattava di una treccia arrotolata e fermata con le forcine. Non ho mai indagato nè domandato, era una di quelle cose riservate, probabilmente se avessi osato chiedere avrei ottenuto un “non fare queste domande!” in risposta, come per un sacco di altre cose che, misteriosamente, dovevano saperle tutti, senza che nessuno le rivelasse. Ho provato a immaginare che cosa pensasse o provasse una donna di quella generazione, guardandosi allo specchio, mentre si pettinava e raccoglieva i capelli, lunghi da sempre, ormai bianchi, non più da ostentare come vezzo, ma che poteva ricordare loro una femminilità e un’eleganza o una sensualità abbandonate nel passato.

4 pensieri su “Acconciature

  1. Quando ero bambino tutte le donne anziane che conoscevo avevano i capelli lunghi, raccolti in qualche modo. Mia nonna faceva una treccia che poi legava dietro la testa (come non saprei dire, è un segreto che si tramandava di madre in figlia: tu non ne sai niente?). Le poche che si distoglievano dal clichet avevano i capelli corti e ricci, tinti di un improbabile azzurrino, che poi virava sul rosa quando il colore perdeva consistenza. Siccome mia nonna al pomeriggio faceva sempre il riposino, mi è capitato qualche volta di assistere al risveglio, ed alla cura con la quale si ripettinava i capelli e si rimetteva in ordine la treccia… si, credo che fosse un’abitudine ma anche un segno di femminilità, di cura e persino di orgoglio… tu però sei troppo giovane e puoi farli come vuoi!

  2. Che post romantico! Mia nonna aveva i capelli lunghi fino al polpaccio e li raccoglieva in una crocchia. Capimmo tutti che stava invecchiando quando se li lasciò tagliare…
    Ma le generazioni sono cambiate parecchio!! E… Possiamo portarli come vogliamo!! 😉😉😉

  3. Una mia nonna ha sempre avuto i capelli corti. Dice che dopo aver avuto il tifo da ragazzina e averli persi tutti li ha sempre tagliati, prima da sola e poi dalla parrucchiera -quando sua suocera è andata via di casa e lei ha iniziato ad avere un po’ di voce in capitolo-. Ma le donne una volta non se li tagliavano (almeno al mio paese, che al tempo era tutta campagna). E li lavavano una volta al mese con il sapone duro sulla cute, i capelli quasi mai andavano sotto l’acqua. E non puzzavano eh! Solo li spazzolavano tanto, mattina e sera, e li tenevano legati perchè si sporcavano meno. L’altra mia nonna invece provò una volta la parrucchiera, questa le fece un mini tagliettino con le forbici e mia nonna si terrorizzò (sveniva alla sola idea del sangue). Da allora capello lungo e via. E’ morta a 80 anni con una invidiabilissima chioma folta e nerissima (eccetto le punte che stavano schiarendo).

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